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TEST DNA CANI ALTOATESINI

I proprietari di cani dell’Alto Adige avranno l’obbligo (con costi a loro carico) di depositare il codice genetico dei loro amici pelosi al primo gennaio 2022.

Resterà così completare la registrazione nell’anagrafe degli animali da affezione con l’abbinamento del DNA al numero di microchip e al nome del proprietario.

Sono state illustrate le modifiche al Regolamento alla giunta provinciale che le dovrà votarle nella seduta della prossima settimana.

Gli obiettivi sono due: “Combattere il randagismo individuando subito i proprietari e sanzionare i responsabili dell’abbandono degli escrementi in strada. I laboratori appositi potranno analizzare il materiale organico e richiedere la comparazione dei dati al Servizio Veterinario che gestisce l’anagrafe”.

Al 31 marzo 2021 si registrano 42.821 cani in Alto Adige con un trend in evidente crescita.

L’animalista Claudio Calissoni si è così espresso: “E’ un’iniziativa che rafforza le possibilità di identificazione mantenendo il microchip che è internazionale e colpendo quei proprietari che hanno una scarsa attenzione alla pulizia dei luoghi pubblici. Ci vorrebbe, forse, un maggiore coinvolgimento di chi detiene un cane soprattutto quando saranno stabiliti i criteri di applicazione di questa misura. Il problema degli escrementi, tuttavia, è prima di tutto una criticità dovuta a scarsa cultura ed educazione. Oltre all’aspetto punitivo vanno affiancate iniziative di sensibilizzazione. Non sarà un problema che verrà risolto da un burocrate. Attenzione, infine, al rischio abbandoni con le persone che potrebbero spaventarsi per le sanzioni o per i costi della profilazione. Sarebbe un grave controsenso oltre che un costo doloroso ed economico difficilmente comprensibile”.

Testare il DNA del cane potrebbe aiutare a risalire alla sua razza. Questo potrebbe avere risvolti anche dal punto di vista della salute del cane. Esistono alcune razze predisposte alla mutazione del gene MDR1 (responsabile, in alcune razze predisposte, dell’intolleranza a certi farmaci); se in queste razze o incroci non si conosce il pattern genetico, si rischia di usare queste molecole e di avere cani con problemi neurologici anche gravi.

  • Vicla Sgaravatti
  • Medico Veterinario
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