ORIGINI DEL PESCE D’APRILE

ORIGINI DEL PESCE D'APRILE - Dr Vicla Sgaravatti

Da dove deriva l’usanza di fare scherzi il 1 Aprile, e chiamarlo Pesce d’Aprile?

Diverse teorie sono state proposte per trovare le origini del Pesce d’Aprile.

C’è chi pensa risalga ancora ai tempi dei romani: l’Hilaria dell’antica Roma, celebrata il 25 marzo, ricorrenza legata all’equinozio di primavera.

Altre teorie rimandano all’età classica greco-romana e ad alcuni miti.

Un’altra ancora rimanda a un evento avvenuto a metà del 1300 in cui un Papa (Papa Benedetto XII o Clemente VI) sarebbe stato liberato da una lisca di pesce conficcata in gola che lo stava soffocando dal beato Bertrando di San Genesio, patriarca di Aquileia. In segno di gratitudine il pontefice avrebbe decretato che ad Aquileia, il primo aprile, non si sarebbe mangiato pesce.

Fin verso la fine del 1500, il Capodanno veniva celebrato tra la vecchia data dell’equinozio di primavera, 25 marzo, e il 1 aprile. In quell’occasione era usanza scambiarsi dei doni.
Nel 1582 papa Gregorio XIII attuò una riforma al calendario, calendario gregoriano, spostando la festività al 1 gennaio,
Una delle ipotesi più accreditate suggerisce che, a seguito del cambiamento di calendario, non tutti si abituarono alla modifica e vennero quindi additati come gli “sciocchi d’aprile”.
Da qui l’origine burlesca del 1 aprile.
E fu così che in Europa, i festeggiamenti del primo d’aprile diventarono un’usanza intorno alla fine del 1500, pochi anni dopo l’adozione del nuovo calendario Gregoriano, per l’appunto.
La tradizione prende il via nella Francia di Re Carlo IX e nella Germania degli Asburgo. Nel XVIII si diffonde poi in Inghilterra e negli altri stati europei.

Si racconta che molti francesi, contrari a questo cambiamento o semplicemente sbadati, continuassero a scambiarsi regali tra marzo e aprile, festeggiando il Capodanno come ai vecchi temp .
Per prenderli in giro, dei burloni iniziarono a consegnar loro regali assurdi o vuoti durante feste inesistenti. Nel regalo vuoto si poteva trovare un biglietto con scritto “poisson d’avril”, pesce d’aprile.

Tra il 1860 e il 1880 comparve anche in Italia l’usanza dell’1 aprile.
Genova pare fosse stata la prima città ad accogliere l’abitudine francese, città particolarmente ricettiva agli scherzi.
La tradizione si radicò prima tra i ceti medio-alti, per poi coinvolgere anche il resto della popolazione.

Ma perché “pesce”?
Una spiegazione è che i pesci abboccano facilmente all’amo. Come le vittime delle burle “abboccano” facilmente alla presa in giro.

Un’altra ipotesi potrebbe derivare dalle attività primaverili dei pescatori del passato. Succedeva spesso che i pescatori, non trovando pesci in mare nei primi giorni di aprile, al loro ritorno in porto venissero presi in giro dalla gente, che regalava loro pesci di carta.

Vicla Sgaravatti
Medico Veterinario
via Rembrandt 38- Milano
02 4009 1350
Solo per appuntamento
martedì e giovedì 15-19
sabato 9,30-12,30
Altri orari da concordare.

0 commenti

Lascia un commento

Avatar placeholder

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: