I GATTI E LE SCATOLE
Il gatto è un predatore naturale e, come altri felini, sorprende le prede con scatti e agguati improvvisi.
All’interno delle mura domestiche, le scatole sono il luogo ideale in cui nascondersi e sottrarsi agli occhi del presunto, cosiddetto, “nemico”.
È per questo motivo che spesso, quando gli si passa vicino, si avventa sulle gambe o all’improvviso esce per acchiappare il suo topino di peluche.
Stare in una scatola, lo fa sentire un vero e proprio “grande” predatore.
Il gatto però, in natura, è anche una potenziale preda.
Nonostante in casa e negli appartamenti sia poco probabile che qualcosa lo attacchi, il gatto ha l’istinto a proteggersi e mantenersi in salvo nel caso in cui dovessero arrivare dei predatori.
È per questo motivo che spesso preferisce dormire in posti sopraelevati, come mobili, mensole, divani o letti, piuttosto che sul pavimento.
Un gatto dorme per la maggior parte del tempo e per poterlo fare con totale tranquillità deve trovare un luogo che lo faccia sentire al sicuro.
Uno studio dell’Università di Utrecht (Olanda) su esemplari di un rifugio di animali ha dimostrato che i mici a cui viene lasciata una scatola si adattano meglio al nuovo ambiente e si dimostrano più disponibili alle interazioni con gli umani.
L’autrice dello studio, Dr Claudia Vinke, Medico Veterinario, dice: «Nascondersi è una strategia di comportamento per far fronte ai cambiamenti ambientali e alle fonti di stress»
Per la ricerca vennero scelti diciannove gatti entrati da poco nel rifugio, una situazione che spesso genera nervosismo e stress nei felini perché si trovano in un posto nuovo circondati da tante persone e animali sconosciuti.
Gli animali scelti vennero divisi in due gruppi: uno composto da 10 gatti a cui vennero date delle scatole, e una da 9 a cui non vennero date scatole. Dopo pochi giorni, i ricercatori arrivarono alla conclusione che i gatti che avevano avuto la scatola si erano adattati meglio di quelli che non le avevano ricevute poiché avevano avuto la possibilità di rifugiarsi in un luogo sicuro tutto per loro.
Rispetto ad altre specie più gregarie, i gatto tende ad evitare il più possibile gli scontri diretti e le situazioni conflittuali. Nei momenti in cui percepisce ostilità, o attenzioni eccessive, le scatole rappresentano una “porto sicuro” in cui rifugiarsi fino a quando le tensioni non si saranno calmate.
Il gatto ama particolarmente il cartone. Si tratta di un materiale perfetto da graffiare: è morbido al punto giusto e trattiene bene i feromoni depositati con le graffiature che risultano subito ben visibili in quanto il cartone si rovina prima rispetto al legno o ai tessuti.
Più piccola è la scatola, più il micio prova ad accomodarvisi, arrivando ad incastrarsi perfettamente.
Sembra che questa preferenza dipenda dalla temperatura ambientale. Quella ideale per il gatto è di 30-36°C. che è almeno 10 gradi più alta della nostra.
Il cartone, in particolare quello per imballaggio, è un perfetto isolante: se poi rimane a stretto contatto del pelo, evita al felino un grosso dispendio energetico, mantenendolo al caldo, a una temperatura costante.
Se poi la scatola non è vuota, il gatto diventa un esploratore alla ricerca di odori familiari o nuovi, di prede nascoste (magari sotto forma di palline, tappi di penne, elastici per capelli), di cibo.
Si può quindi relizzare, con una semplice scatola di cartone, riempita di fogli di giornale appallottolati, palline di carta stagnola o di altri oggetti con cui il gatto possa interagire, un bel gioco di attivazione mentale che divertirà e intratterrà il gatto, sottraendolo alla noia e alla pigrizia che la vita in appartamento spesso comporta. E dopo qualche giorno, lo scatolone verrà sostituito con uno differente, per offrire continuamente uno stimolo diverso.
“Abbiamo una scatola di cartone a $30,
un cesto della biancheria a $50,
o la parte superiore del frigorifero -il nostro attico- a $125″.
Vicla Sgaravatti
Medico Veterinario
via Rembrandt 38- Milano
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Solo per appuntamento:
martedì e giovedì 15-19
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