BOCCONI AVVELENATI
Vengono trovati più spesso di quanto si vorrebbe, cioè mai, bocconi avvelenati.
Per prevenire gli avvelenamenti come prima cosa è necessario insegnare ai propri animali ad accettare cibo solo dai proprietari; possibile con i cani, più difficile con i gatti.
In passeggiata si deve mantenere alta l’attenzione sui cani, per impedire che ingeriscano cibo trovato in giro. Sorvegliateli sempre!
In giardino e in area cani vanno liberati a stomaco pieno, affinché non siano affamati e di conseguenza più interessati a mangiare altro.
Nell’ambiente domestico, le possibili fonti accidentali di avvelenamento vanno tenute fuori dalla portata degli animali.
Le esche avvelenate sono preparate per essere appetitose e gradite agli animali. Se se ne trovano in giro non vanno toccate senza guanti, e vanno avvertiti immediatamente l’ASL e la Polizia Giudiziaria (Carabinieri, Polizia di Stato, Polizia locale, Guardie Forestali, Guardie zoofile).
I sintomi di avvelenamento compaiono in maniera improvvisa.
I più frequenti sono: ipersalivazione, vomito, difficoltà respiratoria, tremori muscolari, depressione, perdita dll’equilibrio, convulsioni…
Variano a seconda delle sostanze ingerite.
– Il veleno per lumache è tra quelli maggiormente utilizzati per preparare delle esche avvelenate e risulta molto pericoloso.
Nei lumachicidi il principale componente è la metaldeide, composto altamente tossico per ingestione. E’ costituito da granuli di piccole dimensioni, di colore azzurro-verde: per riconoscerlo si deve prestare molta attenzione alla presenza di questi granuli colorati.
I sintomi compaiono velocemente, entro due o tre ore dall’ingestione. Possono includere tremore, convulsioni, pupille dilatate, forte aumento della temperatura.
La metaldeide agisce sul sistema nervoso centrale e provoca, oltre alle convulsioni e alla dilatazione delle pupille, anche aumento della salivazione vomito e diarrea. Per la colorazione verde-azzurra dei granuli del veleno, la saliva, il vomito e la diarrea sono caratterizzati da un colore verdastro o azzurro.
Quando si notano i sintomi è fondamentale rivolgersi a un Medico Veterinario nel più breve tempo possibile per riuscire a salvare la vita all’animale.
– Il cianuro agisce anche solo per inalazione e paralizza gli organi respiratori, provocando danni irreversibili al sistema nervoso centrale.
– L’acaricida, il fungicida, e l’ insetticida agiscono non solo per ingestione ma anche per inalazione.
– La stricnina agisce direttamente sul sistema nervoso centrale e di conseguenza sulla muscolatura, provocando una tipica rigidità caratterizzata da estensione degli arti, schiena incurvata, orecchie erette, rime labiali contratte all’indietro, pupille dilatate, cianosi delle mucose. Il decesso avviene per anossia, causata dallo spasmo dei muscoli respiratori: durante l’agonia, l’animale rimane cosciente.
– Il topicida si può presentare come un liquido blu, una cialda nera oppure una pasta o dei granuli di colore rosso, fucsia o blu.
Questo veleno inibisce la vitamina K e quindi non permette la giusta coagulazione del sangue, provocando emorragie.
Il veleno per topi causa sanguinamento dal naso, dalle orecchie, dalle gengive, profonda debolezza. Agisce dopo circa 48 ore da quando il cane ha mangiato il boccone avvelenato. Il decesso dell’animale, in questo caso, avviene a causa di emorragie interne e non è immediato: pallore alle mucose, respirazione difficoltosa, stato di grave prostrazione, sono sintomi di questo tipo di avvelenamento.
– Liquidi antigelo: il glicole etilenico per i cani ha un buon sapore e lo trovano buonissimo. Ma gli antigelo sono molto pericolosi.
Due cucchiai di questa sostanza determinano un avvelenamento mortale in un cane di 10-12 kg mentre nel gatto ne sono sufficienti 2 cucchiaini da caffè ed è per questo che a volte è sufficiente nel gatto il semplice imbrattamento del pelo per avere un avvelenamento molto grave quando il gatto inizia a leccarsi per pulire il pelo sporco.
I sintomi compaiono entro 30 minuti o 12 ore, con nausea, vomito, tremori e convulsioni, e il cane tende a bere e ad urinare molto. Nel giro di 12-24 ore comincia a respirare in modo veloce e affannoso, mentre il battito aumenta. Successivamente, compaiono anche complicazioni ai reni, provocando il blocco delle funzioni renali e poi la morte.
Quando si sospetta un avvelenamento l’animale va portato urgentemente da un Medico Veterinario.
Utile anche rivolgersi al Centro Veleni più vicino.
Sotto consiglio del Medico Veterinario, e solo in caso di estrema necessità, può essere utile far vomitare l’animale somministrando acqua calda molto salata, oppure della chiara di uovo montata a neve.
L’animale va tenuto calmo e non va mai somministrato latte.
Gli episodi di avvelenamento devono essere documentati e denunciati per sconfiggere il fenomeno.
La denuncia può e deve essere presentata anche se l’animale non morisse e deve contenere le prove che l’animale sia stato avvelenato (a questo proposito è importante allegare tutti i referti veterinari e, se possibile, anche il boccone).
La denuncia va fatta a qualsiasi organo di polizia giudiziaria (Polizia Municipale, Carabinieri, Polizia di Stato, Corpi Forestali Regionali), presentando di persona l’esposto o denuncia (anche contro ignoti) in forma scritta.
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