ANESTESIA E LEVRIERI

 
 
 
 
Sempre, quando ci si accinge a eseguire un’operazione, è necessario prestare molta attenzione all’anestesia, programmando anche esami ematologici preoperatori, per valutare in particolare la funzionalità epatica e renale. Anche la funzionalità del apparato respiratorio e cardiocircolatorio andrà valutata, attraverso esami radiografici ed ecocardiografie.
 
Con i cani levrieri, l’attenzione va raddoppiata, in quanto risultano essere cani “diversi” dagli altri nella reazione alla somministrazione di farmaci sedativi e anestetici.
 
La selezione effettuata nel tempo per avere esemplari molto veloci ha fatto sì che sviluppassero caratteristiche fisiche ed ematologiche diverse dalla media delle altre razze: la percentuale di tessuto adiposo è decisamente più bassa. i valori dell’ematocrito decisamente più alti.
 
La scelta dei farmaci da utilizzare in ogni fase dell’intervento (pre-medicazione, induzione e mantenimento dell’anestesia, eventuale terapia del dolore) deve essere molto accurata e mirata.
Alcuni barbiturici utilizzati per indurre l’anestesia possono provocare risvegli molto più lenti e imprevedibili rispetto alle altre razze. La causa è da addebitare al particolare modo in cui si redistribuisce nel tessuto adiposo e alla minor capacità di metabolizzazione epatica. Ora sono stati sostituiti con un farmaco che ha margini di sicurezza molto più ampi, anche se il suo metabolismo risulta sempre più lento nei levrieri. No al Tiopepentale, sì al Propofol nei levrieri.
 
Anche per gli anestetici gassosi è necessario essere prudenti: alcuni riducono sostanzialmente il flusso sanguigno epatico, e possono essere responsabili di “ipertermia maligna” con la temperatura corporea del levriero che aumenta eccessivamente, con esiti letali se non trattata subito. No all’Alotano, sì all’Isofluorano nei levrieri!
 
Per altri farmaci, non esiste solo un protocollo standard per la sedazione dei levrieri, vanno sempre considerate attentamente tutte le variabili, caso per caso, e ci si deve affidare a un Chirurgo e Anestesista che conosca i levrieri e sia esperto nel trattarli.
Inoltre è bene ricordare che tutti hanno un abbassamento della temperatura corporea durante l’anestesia, ma per i levrieri il rischio di ipotermia è maggiore, proprio per la scarsa quantità di tessuto adiposo, è consigliabile quindi posizionare sotto di loro tappetini riscaldati in sala operatoria, e tenerli sotto una lampada a infrarossi che li scaldi fino al completo risveglio.
 
Spesso i proprietari di levrieri temono e rifiutano l’idea di un intervento proprio per il timore della sedazione e anestesia, ma se questa viene eseguita con capacità, competenza ed esperienza, i rischi diventano gli stessi di qualsiasi intervento ad altre razze di cane.
 
 
 
 
Vicla Sgaravatti
Medico Veterinario
via Rembrandt 38- Milano
02 4009 1350
Solo per appuntamento:
martedì e giovedì 15-19
sabato 9,30-12,30
Altri orari da concordare.

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