IL CANE SORDO

 
 
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I cani possono perdere l’udito per cause diverse.
I problemi congeniti, fisici o chimici, possono essere tra i fattori più comuni della sordità che fa nascere il cane con questo problema.
 
Se invece il cane non presenta questa situazione già da cucciolo, le cause acquisite sono le seguenti:
 
Ferite dell’orecchio,
Infezioni all’orecchio con gravi otiti interne
Lesioni dell’udito e del timpano
Perdita progressiva dell’udito durante la vecchiaia
Reazioni ad alcuni farmaci e intossicazioni
Suoni troppo forti
Tappi di cerume nel condotto uditivo
Traumi o incidenti con lesione delle vie nervose che connettono l’orecchio al cervello
Se il cane è sordo solo da un orecchio si tratta di sordità unilaterale, se da entrambi è sordità bilaterale.
Le evenienze possono essere improvvise o progressive.
 
Nella vita del cane, come in quella dell’uomo, l’invecchiamento è un periodo delicato.
Il condotto uditivo, il timpano e la catena degli ossicini, strutture dedicate alla trasmissione dei suoni, oltre alla ricezione (in particolare i recettori cocleari) o all’elaborazione da parte del sistema nervoso, a causa dell’ invecchiamento, possono portare a degenerazione e ipo-funzionalità con conseguente sordità nel cane.
Nel cane anziano, purtroppo, la perdita dell’udito avviene frequentemente.
 
Con l’età, il sistema nervoso, va incontro a numerose modificazioni: la diminuzione della quantità dei neuroni diminuisce le performance neuromuscolari, della vista, dell’udito, della risposta agli stimoli e della vivacità dell’animale.
 
Invecchiando, possono comparire affezioni degenerative, disturbi vascolari e tumori, oltre a turbe del comportamento, che rendono il cane diffidente a ciò che non può vedere e sentire.
 
Come sempre, ci si deve rivolgere al proprio Medico Veterinario di fiducia, che proporrà il percorso diagnostico e terapeutico più appropriato.
 
Vivere con un cane che non sente non è solo una limitazione, ma anche un’opportunità per instaurare una comunicazione speciale e vivere un legame più stretto e unico.
 
Aver cura di un cane sordo per dargli quanto necessita non è facile, ma possibile. Soprattutto nei cani anziani, la sordità (parziale o totale) è una condizione frequente e non è così grave come sembra perché il cane, a differenza nostra, ha molto sviluppato l’olfatto, con cui percepisce il mondo esterno, seguito poi dalla vista e infine con l’udito.
 
Il cane che non sente può vivere una vita normale e tranquilla come qualsiasi altro cane. È controproducente essere iperprotettivi e prestargli troppa attenzione.
Occorre aiutarlo a sviluppare altre qualità e abilità in modo da stimolarlo in diversi modi. Un gioco utile da proporgli che aiuta a stimolare olfatto e capacità cognitive è per esempio il searching (trovare cose o persone nascoste).
 
L’ approccio al cane sordo deve essere fato con cautela, avvicinandolo, per esempio, con cibo appetibile, accarezzandolo gradualmente, affinché possa associare lo stimolo olfattorio gradevole ed il tocco amico al suo corpo..
 
Si può comunicare con un cane sordo con il corpo, i gesti e la lingua dei segni. Attraverso l’olfatto può essere addestrato con premi profumati e gustosi e la vista gli mostrerà il linguaggio del corpo.
Andrà trasmessa positività ed energia affinché si fidi della persona e di ciò che gli si vuole insegnare.
L’obiettivo è rafforzare il legame con un linguaggio comune e personale e far sì che si senta tranquillo, sicuro e soprattutto capito. Fuori casa, durante la passeggiata, il cane può sentirsi disorientato e sapere che può sempre contare sul padrone lo farà sentire molto meglio.
 
Un cane sordo si educa e addestra come si farebbe con un cane che sente senza problemi, con la differenza che i comandi vocali vengono ridotti o eliminati completamente, mantenendo solo i labiali di comandi specifici dell’addestramento di base.
Un cane, mediamente, può imparare fino a venti ordini e segnali diversi in un anno con ricompense e ripetizioni adeguate.
Si devono usare segnali chiari e facili da ricordare, (pollice in su o giù per indicare il nostro stato d’animo, palmo della mano aperto davanti a lui per dirgli di stare fermo e poi, per farlo ricominciare a camminare, spostarla, ecc.)
 
Sono molto importanti l’affetto, l’impegno e la pazienza per addestrarlo, e devono essere costanti.
 
Ci si pone il problema della sicurezza quando è fuori casa.
La gravità della condizione del cane, il grado di addestramento, il rapporto di fiducia che c’è tra cane e padrone, oltre al luogo in cui ci si trova modifica la risposta alla domanda “Lo posso lasciare libero?”.
Non è la stessa cosa lasciare libero un cane sordo in campagna o in una spiaggia e in città o in un giardino piccolo vicino a una via con molto traffico.
 
Se il cane sordo non è addestrato va tenuto sempre al guinzaglio. Questo cane non può sentire una macchina che si avvicina o percepire altri pericoli!.
Durante la passeggiata si deve mantenere il suo ritmo, e per farlo sentire più libero lo si può sganciare dal guinzaglio arrivati in una zona tranquilla e riparata, dove non corra alcun rischio.
Mentre lo si sta addestrando, si alternano momenti al guinzaglio con altri senza, ma non va portato in spazi troppo aperti dove potrebbe allontanarsi troppo, è fondamentale poterlo tenere sotto controllo. Durante le passeggiate notturne, ci si fa riconoscere con una torcia.
 
Scrivere sulla medaglietta che è sordo, oltre alle informazioni di contatto, serve a rendere consapevole della sua condizione nel caso in cui si perdesse, chi lo trovasse.
 
 
 
 
Vicla Sgaravatti
Medico Veterinario
via Rembrandt 38- Milano
02 4009 1350
Solo per appuntamento:
martedì e giovedì 15-19
sabato 9,30-12,30
Altri orari da concordare.
 

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