I CANI VANNO EDUCATI E NON PUNITI

 
Il comportamento di un cane, inserito in un branco, libero in natura, non prevede molte limitazioni soggette a punizione.
Nel momento però che entra in rapporto con l’uomo si creano condizioni che ne limitano il suo essere “naturale”.
 
Una buona convivenza richiede tutta una serie di compromessi e il cane deve adattarsi all’uomo molto più di quanto l’uomo stesso faccia nei suoi confronti.
Al cane piace molto rendere felice il suo proprietario, ubbidire e vederlo contento; anche se non sempre capisce il perché delle cose, gli basta sapere che quello è un comportamento appropriato per cui riceverà lodi, e quell’altro no.
Perché la relazione diventi ottimale, il padrone deve conoscere i vari codici di comportamento del suo amico peloso, per poter assecondare quanto risulta gradito o correggere atteggiamenti indesiderati, attraverso l’educazione e l’etologia.
 
Il cane che abbaia lo fa per vari motivi.
1: avverte i componenti del “branco” di situazioni nuove, dell’avvicinarsi di estranei, di possibili pericoli.
2: manifesta la sua felicità ed eccitazione nel rivedere le persone, o di fronte alla prospettiva di uscire, o nell’incontro con suoi simili graditi.
3: la solitudine non gli piace e dimostra il suo dissenso facendosi sentire, chiamando il padrone o chi gli possa dare conforto.
4: per stress e ansia che gli derivano da situazioni che teme di non essere in grado di gestire.
5: per richiesta di attenzione, nei confronti di un proprietario occupato che non gli dà retta, o di un altro animale che non si cura di lui.
6: per la preoccupazione per cose che sfuggono al suo controllo.
 
Il cane che tira al guinzaglio ha le sue motivazioni.
1: la felicità e l’eccitazione di essere a passeggio.
2: l’anticipazione di quanto di bello potrà succedere (incontri con amici, nuove tracce olfattive, la possibilità di correre…)
3: lo stress e la paura che lo fanno voler fuggire, o impuntare nel non voler proseguire.
4: la ricerca di distanza da chi lo conduce, per spirito di indipendenza, per avere il controllo, o per timore di contatti indesiderati.
 
Il cane che distrugge è mosso dall’incapacità emotiva di gestire in modo appropriato la solitudine, l’ansia, lo stress, la noia.
 
Il cane che ruba lo fa per curiosità, voracità, voglia di giocare…
 
Se questi comportamenti vengono puniti, e il cane sgridato, difficilmente si otterranno risultati validi e si potrebbero generare dei conflitti.
Se invece gli si insegna ad essere tranquillo e sicuro, a riporre completa fiducia nel padrone che si farà carico di tutte le situazioni, e gli si insegna anche a capire quale sia l’atteggiamento corretto da tenere, mostrando di avere compreso le sue esigenze, il risultato sarà decisamente migliore e soprattutto la relazione sarà arricchita e consolidata.
 
Chiedete consiglio al vostro Medico Veterinario, vi aiuterà. Se la situazione fosse particolarmente difficile, vi indirizzerà da un Addestratore, e se fosse ancora più complicata, da un Medico Veterinario Comportamentista.
 
FAQ - Bollate a 6 zampe
Come dice l’immagine:
QUANDO SGRIDI NON PUNISCI COMPORTAMENTI, PUNISCI EMOZIONI E STATI D’ANIMO
 
con Dog Deliver
Vicla Sgaravatti
Medico Veterinario
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