GATTO SELVATICO EUROPEO

Sulle pendici orientali del Monte Bondone, è stato avvistato un gatto selvatico europeo, Felis silvestris silvestris. Lo conferma l’immagine scattata da una fototrappola posizionata per monitorare i movimenti dell’orso bruno.

La Provincia Autonoma di Trento in un comunicato dichiara che è “un evento storico….non sono noti neppure dati storici di presenza del felide”.

Il gatto selvatico europeo si distingue dal gatto domestico per varie caratteristiche, ma l’esame del disegno e del colore del mantello ha consentito di identificarlo con precisione.

Alcuni elementi distintivi sono la coda clavata con anelli neri ben staccati uno dall’altro, la striscia nera lungo la colonna vertebrale che si ferma prima dell’inizio della coda, le orecchie color ocra senza apice nerastro, le quattro strisce nere nella nuca, le quattro strisce toraciche verticali nere ed il colore fieno che costituisce lo sfondo del mantello.

Secondo gli esperti in Friuli V.G., Toscana, Slovenia e Germania che hanno visionato le foto, si tratta di un maschio giovane.

E’ il primo dato di presenza di questa specie in Trentino, l’origine incerta, forse dalla vicina provincia di Belluno.

Il gatto selvatico europeo non è mai stato addomesticato.

Si riproduce una volta l’anno. Gli accoppiamenti avvengono in primavera, tra febbraio e marzo. Dopo due mesi di gestazione nascono 2-3 piccoli che in autunno sono già indipendenti.

Gatto selvatico e gatto domestico potrebbero riprodursi tra loro, ma la natura ha creato barriere comportamentali che limitano l’incrocio. In Italia la percentuale di ibridi varia tra il 2,1% e l’8,3% mentre in altre zone d’Europa la percentuale aumenta molto.

La specie è protetta dalla normativa europea e nazionale dal 1992.

Aggiornamento del 2021: gli avvistamenti del gatto selvatico europeo sono in aumento, sia in Italia, sia in Europa.

Per proteggerlo e avere la certezza che sia in grado di spostarsi da un bosco all’altro del vecchio continente in tranquillità. in Europa ci sono due progetti transnazionali, finanziati con fondi europei strutturali: lo scopo è preservare il Felis silvestris, raro e timido felino cacciatore di piccoli mammiferi, uccelli e altre creature e l’ambiente in cui vive.

Queste iniziative transnazionali hanno permesso di raggiungere finora buoni risultati, attivando una rete di protezione che ha portato a un aumento della popolazione di gatti selvatici sia nel Parco nazionale Thayatal, area naturale e incontaminata della Bassa Austria, dove il gattone dal folto mantello è uno dei principali protagonisti, sia nella valle di Wachau, anch’essa in Austria, formata dal fiume Danubio.

Vengono  coinvolti nel progetto partner come la Germania, l’Italia, la Polonia, la Repubblica Ceca e naturalmente l’Austria.

Vicla Sgaravatti
Medico Veterinario
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Categorie: GattiNews

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