DASH, IL CANE DELLA REGINA VITTORIA

Dash con Nero, Hector e il pappagallo, Lory,  di Sir Edwin Henry Landseer

La famiglia reale inglese ha sempre avuto una lunga tradizione di amore per i cani, sia per la caccia, sia come animali domestici da compagnia.

La regina Vittoria ne è un esempio, nel corso della sua lunga vita ha avuto molti bellissimi cani, tra cui Dash a cui era particolarmente affezionata.  Era un Cavalier King che fu donato a gennaio 1833 a sua madre da Sir James Conroy amministratore e forse amante della Duchessa di Kent.

Sembra che Dash colpisse profondamente l’adolescente Vittoria perché il giorno dopo lo menzionò nel suo diario scrivendo a mano il termine ‘pretty’  (grazioso) per poi sostituirlo con la parola più importante ‘beautiful’ (bello)

Risultati immagini per dash cane regina vittoria“Beauty’s bath” di Sir Edwin Henry Landseer 

Divennero subito inseparabili e Dash le rimase sempre accanto nella sua adolescenza solitaria, confinata nel palazzo di Kensington: fu il suo migliore amico.

La giovane Vittoria teneva un diario personale dove lo menzionava spesso. Quando conobbe il principe Alberto di Sassonia nel 1836, la reale fanciulla scrisse sul suo diario di come Alberto giocasse e coccolasse Dash. Era rimasta colpita dal bell’aspetto del principe, in particolar modo dalla sua altezza e dai suoi occhi azzurri, ma fu soprattutto il suo comportamento col cane, e l’accettazione da parte di Dash che influenzarono l’opinione che si fece di lui. Si può dire che l’approvazione canina abbia davvero svolto un ruolo importante nell’unione della coppia: poco dopo la coppia si sposò.

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Portrait of Princess Victoria of Kent (later Queen Victoria, Empress of India) with her spaniel Dash”, di George Hayter, 1833   Questo ritratto fu fatto per Leopoldo I, re del Belgio; poco dopo la morte del re nel 1865 Vittoria ne chiese la restituzione, o almeno una copia.

 

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George Morley, 1833, “Nero, Dash and Hector”.

Lo vestiva spesso con una giacchetta rossa e pantaloni blu, e a Natale gli faceva trovare regali, come palline di gomma indiana, pezzetti di pan di zenzero decorati con agrifoglio e candele…

Vittoria fece molti schizzi a matita del suo cane, in diverse situazioni e circostanze.

“Dash, our dog” 1836

Prova del grande affetto della giovane Vittoria verso Dash è anche il fatto che lo fece ritrarre varie volte.

Risultati immagini per dash cane regina vittoriaDash di Sir Edwin Henry Landseer, 1836 

Il 20 dicembre 1840 Vittoria regnava già da tre anni, quando Dash morì. Il suo dolore fu immenso e volle seppellirlo lei stessa nel parco del Castello di Windsor, all’Adelaide Cottage. Come epitaffio da mettere sulla sua tomba scrisse le seguenti parole:

Here lies ‘Dash’
The favorite spaniel of Her Majesty, Queen Victoria,
By whose command this Memorial was erected.
He died on the 20th December 1840, in his 9th year.
His attachment was without selfishness,
His playfulness without malice,
His fidelity without deceit.
Reader, if you would live beloved and die regretted,
profit by the example of ‘Dash’.

“Qui giace Dash, lo Spaniel preferito da sua Maestà, la regina Vittoria, per volere della quale è stata eretta questa lapide. Egli morì il 20 dicembre 1840, nel suo nono anno. Nel suo affetto non c’era egoismo, nella sua allegria non c’era malizia, nella sua fedeltà non c’era inganno. Tu che leggi se vuoi essere amato in vita e compianto da morto, segui l’esempio di Dash”.

Osservando le date, Dash le fu regalato che aveva già due anni, e non quando era un cucciolo; nonostante questo tra loro si sviluppò una grande intesa e un affetto immenso….questo per tutti quelli che vogliono solo un cane di pochi mesi, ed escludono i giovani adulti.

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Nel 1841 George Morley realizzò questo quadro in memoria.

 

Vicla Sgaravatti
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