CANARINI DA CANTO

Ammiriamo gli uccelli per la loro capacità di volare, e il senso di leggerezza e libertà che questo ci evoca.
Poi li rinchiudiamo in gabbiette dove a volte non riescono nemmeno ad aprire completamente le ali, e possono fare solo spostamenti da un trespolo all’altro…solo qualcuno più “fortunato” può disporre di una vera voliera.

Ci piace anche il loro canto e crediamo che si tratti sempre di inni di gioia e lodi all’universo, mentre solitamente sono richiami per le femmine, affermazioni di territorialità, minacce verso altri uccelli…e quelli ingabbiati forse invocano la libertà.

I canarini provengono dalle Isole Canarie e vengono allevati per le tonalità del colore abbinati al canto melodioso, proprio del maschio, come richiamo per le femmine.

Sono state selezionate tre razze cosiddette “da canto”, sono meno conosciute e possono avere colori non particolarmente vistosi. Hanno una corporatura robusta rispetto ai canarini tradizionali e si differenziano per le melodie prodotte: Harzer roller, Malinois waterslager e Timbrado.

Questo tipo di allevamento è raro e complesso.
Insegnare a questi canarini a cantare non è per niente un’impresa facile. Il “bel canto” è una cosa che l’uccello deve apprendere prima di eseguirla.
A cantare è il maschio che, nella fase giovanile (dopo lo svezzamento), viene isolato dagli altri esemplari per evitare che il suo canto venga contaminato apprendendo suoni errati, questo perché l’innata curiosità e la capacità canora di questi animali li spinge ad imitare qualunque altro canto o rumore in generale sentano, così da inquinare il proprio repertorio, che è caratteristico per ogni razza.
L’ isolamento avviene su appositi scaffali oscurati (detti armadi scuola) dove viene affiancato da un “anziano esperto” (un buon canterino) che ha la funzione di precettore. La vicinanza del giovane al “maestro” dovrebbe facilitare l’apprendimento da parte del primo delle giuste melodie da riprodurre.
Questo va fatto entro i 3 mesi di vita, e, progressivamente, le ore di buio della gabbia in cui sono inseriti va aumentato. Nelle ore di luce è importante che vi sia un contatto visivo col maestro affinché l’apprendimento dia i suoi frutti.

 

 

Vicla Sgaravatti
Medico Veterinario
via Rembrandt 38- Milano
02 4009 1350 
Solo per appuntamento:
martedì e giovedì 15-19
sabato 9,30-12,30
Altri orari da concordare.

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